Le informazioni riguardanti le intolleranze alimentari sono spesso poco appropriate e contribuiscono solamente a confondere le persone, vediamo di fare un po’ di chiarezza. Le intolleranze sono causate da una reazione non mediata dal sistema immunitario, spesso causano sintomi simili a quelli che sopravvengono in caso di allergia alimentare; oggi parliamo di intolleranza al lattosio.
L’intolleranza al lattosio può essere di due tipi: primaria, se, a causa di un difetto genetico, è assente l’enzima lattasi che ci permette di digerire il lattosio contenuto nel latte, o secondaria anche detta transitoria dovuta alla perdita temporanea dell’enzima lattasi. Nel caso di intolleranza al lattosio primaria i sintomi si manifestano fin dalla prima infanzia.
I sintomi occorrono perché mancando l’azione dell’enzima lattasi lo zucchero del latte, il lattosio, non può essere digerito e, agendo da osmolita, richiama liquidi nel lume intestinale. A questo si associa la fermentazione del lattosio ad opera della flora intestinale che porta allo sviluppo della sintomatologia caratteristica dell’intolleranza al lattosio: meteorismo, flatulenza, crampi, nausea, diarrea e spossatezza
La diagnosi viene fatta sulla base dei risultati forniti dal Breath Test, un test semplice e non invasivo che consiste nell’ingerire 20/25 ml di lattosio (15 ml se il paziente è in etè peditrica) e misurare a diversi intervalli (da 30 min fino a 3 ore dopo la somministrazione) la quantità di idrogeno emessa con la respirazione. L’idrogeno emesso è frutto della fermentazione del lattosio non assorbito da parte della flora batterica del colon. Il test viene considerato positivo quando viene registrato un picco di idrogeno emesso.
Il latte è un alimento fondamentale che racchiude in sè preziosi principi nutritivi, come il calcio, necessario per la buona salute dell’osso. Le persone intolleranti al lattosio possono assumere latte o formaggi delattosati o HD (High Digestibility), in cui il lattosio si trova già scisso in galattosio e glucosio. Oppure possono assumere bevande come il latte di soia purché sia addizionato in calcio.
Lo yogurt è un alimento in grado di fornirci calcio in cui però il lattosio è già stato fermentato dai lattobacilli, quindi viene di norma ben tollerato anche dalle persone intolleranti al lattosio